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Advocacy

In questa pagina sono disponibili le attività di lobbying e advocacy sviluppate dalla campagna #DatiBeneComune


Dopo il lancio dello scorso 6 novembre 2020, e l’invio della lettera aperta al Governo Conte, abbiamo visto un crescente interesse da parte di cittadini e cittadine, enti del terzo settore, centri di ricerca, aziende, molte redazioni giornalistiche (qui tutti gli aderenti).

Nel corso dei mesi è cresciuto anche l’interesse da parte di politici, soprattutto parlamentari. Riteniamo dunque importante, in ottica di trasparenza, comunicare attraverso questa pagina tutte le attività di lobbying e advocacy portate avanti dalla Campagna.

Giugno 2022

Grazie alla collaborazione con la UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) siamo riusciti a far diventare i dati sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole un bene comune.

Tra i tanti dati che il Ministero dell’Istruzione mette a disposizione nel suo Portale Unico dei Dati della Scuola queste informazioni mancano. Grazie a una richiesta di accesso civico ai dati, Il Ministero ci ha fornito una serie di utili dataset con molte delle informazioni che abbiamo richiesto. Per maggiori dettagli, è disponibile l’articolo completo qui.

Maggio 2022

L’Open Government Partenship (OGP) è l’iniziativa internazionale a cui il Governo italiano ha aderito per promuovere pratiche decisionali più aperte, trasparenti e inclusive. Le attività in Italia sono coordinate dal Dipartimento della Funzione Pubblica e prevedono il coinvolgimento delle tre organizzazioni promotrici di #datiBeneComune (ActionAid, onData e Transparency International Italia) oltre che innumerevoli altre organizzazioni che sostengono la campagna.

Un gruppo di lavoro di OGP Italia è dedicato a promuovere l’apertura dei dati del PNRR e grazie alla partecipazione di Andrea Borruso, Presidente di onData, siamo riusciti a far collegare i dati di OpenCUP (il portale sulle decisioni di investimento pubblico finanziate con fondi pubblici nazionali, comunitarie o regionali o con risorse private registrate con il Codice Unico di Progetto) con i progetti del PNRR: dal 20 Maggio 2022, sul portale ci sono circa 100.000 progetti taggati come PNRR.

Questo che sembra un piccolo traguardo è in realtà fondamentale in questa fase di quasi totale assenza di dati aperti sgli investimenti del Piano perchè permette di ritrovare con facilità i progetti che rientrano nell’ambito del PNRR.


Maggio è stato un mese importante anche perchè è stata approvata dal Parlamento la legge sulla “Sanità trasparente” (legge 31 maggio 2022 n. 62) che prevede la creazione di un registro in formato open data dove dovranno essere tracciati tutti i trasferimenti di valore tra le imprese che operano nel settore della salute, gli operatori sanitari e le strutture sanitarie. Si tratta di una legge importante per prevenire e contrastare i conflitti di interesse in un settore tanto sensibile quanto quello della sanità. Tuttavia, per essere efficace, il registro dovrà essere costruito secondo i migliori standard di apertura, trasparenza, accessibilità e riusabilità dei dati. Per questo motivo abbiamo incontrato il promotore della legge, l’on. Massimo Enrico Baroni, per avanzare le nostre proposte e suggerimenti in merito alla creazione del registro.

Ottobre 2021

EpiCentro – lo spazio web di “stato” più importante a tema COVID-19 – non consentiva usi derivati di quanto pubblicato. Peertanto a dicembre 2020 abbiamo inviato una PEC all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per chiedere di cambiare licenza. In questo post vi raccontiamo tutta la storia fino alla risposta dell’ISS di fine marzo.

Adesso però quel patrimonio informativo adesso è un bene comune perché la licenza CC BY 4.0 consente – citando la fonte – di:

  • Condividere — riprodurredistribuirecomunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quel materiale con qualsiasi mezzo e formato;
  • Modificare — remixaretrasformare il materiale e basarsi su di esso per opere a qualsiasi fine, anche commerciale.

Siamo contenti del risultato e del riscontro che l’Istituto ha fornito alle nostre istanze. Ve lo raccontiamo meglio QUI

Settembre 2021

A settembre ci siamo occupati della Direttiva europea sul riutilizzo delle informazioni del settore pubblico adottata nel 2019 e che introduce, tra le altre cose, il concetto di High Value Dataset.

Una direttiva europea è un atto legislativo che stabilisce un obiettivo che tutti i paesi dell’UE devono realizzare. Tuttavia, spetta ai singoli paesi definire attraverso disposizioni nazionali come tali obiettivi vadano raggiunti.

In questa sede è complesso spiegare come una direttiva europea viene trasformata in legge nel nostro ordinamento (per chi vuole saperne di più rimandiamo alla Legge 24 dicembre 2012, n. 234 che regola i rapporti del nostro Paese con l’UE e punta a rafforzare la partecipazione dell’Italia al processo normativo europeo e migliorare la capacità di rispettare le norme dell’Unione adottate nel nostro Paese) ma uno dei passaggi obbligati per una direttiva di questo tipo è l’ esame delle competenti Commissioni parlamentari per l’espressione del relativo parere.

Nel caso di questa direttiva le Commissioni competenti sono: Affari Costituzionali, Politiche dell’Unione Europea e Bilancio.

#DatiBeneComune non si è lasciata sfuggire l’occasione di inviare le proprie osservazioni alla Commissione Affari Costituzionali chiamata ad esprimere un parere.

Molte delle nostre proposte sono state incluse nel documento finale inviato al Governo e speriamo possano essere utili per definire un testo più chiaro e completo. 

QUI trovate un articolo che spiega meglio cosa abbiamo cercato di migliorare.

https://twitter.com/ondatait/status/1441342295643607047

Maggio 2021

Le ultime settimane di aprile e le prime di maggio sono state molto intense un pò per tutti e tutte: il Governo ha inviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a Bruxelles e, per quanto riguarda la salute e la gestione dell’emergenza Covid, abbiamo ottenuto due piccole grandi vittorie.

Partiamo dalle cose belle.

Il Ministero della Salute ha accolto la nostra richiesta: ha cambiato la licenza del suo sito e i contenuti ora sono bene comune
https://twitter.com/transparency_it/status/1395683619667161091
Inoltre il Comitato Tecnico Scientifico Coronavirus ha reso accessibili i (primi) PDF dei verbali.
Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per quanto riguarda la trasparenza e partecipazione non è andato tutto liscio. Anzi.

Nonostante richieste di trasparenza e coinvolgimento da parte della società civile, non viene data nessuna possibilità per un confronto aperto e informato né con le Organizzazioni della società civile né con le comunità o cittadini e cittadine che verranno impattate dai singoli progetti e riforme.

Lo stesso Parlamento continua a lavorare sul Piano del precedente governo e l’unico spazio di dialogo sono le numerose audizioni parlamentari (sintetizzate in questo documento) che verranno utilizzate dalle commissioni per delle nuove risoluzioni che, è bene ribadire, si basano sugli elementi del PNRR del governo Conte II.  

Si arriva al 25 aprile con la trasmissione in Parlamento del nuovo PNRR alle Camere a firma Draghi. Il Presidente del Consiglio passa il 26 e 27 aprile tra Camera e Senato a «presentare» il nuovo PNRR.

Il Piano viene approvato senza possibilità di modifiche da entrambi i rami del Parlamento. Il 29 aprile il Piano torna in Consiglio dei Ministri che lo approva e lo invia a Bruxelles.

Ma fino alla mattina del 5 maggio il PNRR Italiano sul sito della Commissione Europea non c’è. Dopo numerosi sollecitazioni sui social network verà pubblicato durante la giornata in una pagina ad hoc del Governo Italiano e poi “linkato” sul sito della Commissione.

https://twitter.com/DamianoSG/status/1389845161073594370

Non solo, la Fondazione Openpolis rileva un’ altra criticità: secondo le loro ricostruzioni al 7 giugno i conti non tornano.

E poi ancora accade un altro elemento poco chiaro e trasparente. Inofrmalmente inizia a circolare un documento di più di duemila pagine ricevuto da Roberto Fico definito nel messaggio introduttivo firmato da Draghi come «il piano presentato il 30 aprile 2021 alla Commissione europea».

Si tratta della terza versione diversa del PNRR: la prima, approvata in Parlamento, viene modificata in corso di votazione, senza avvertire deputati e senatori; la seconda, quella modificata, appare sul sito di Palazzo Chigi come versione «inviata alla Commissione europea», ma mancano gli allegati. Della terza sappiamo che non è stata pubblicata sui siti istituzionali italiani e europei e che non è una semplice traduzione del piano italiano, ma rileva dettagli significativi sui progetti che l’Italia vorrà attuare con i soldi europei.

Questi documenti aggiuntivi al Piano non vengono pubblicati ufficialmente, ma circolano iformalmente nelle varie chat e sui social network. Così OnData prende tutto il pacchetto e lo pubblica su Archive.org.

https://twitter.com/ondatait/status/1391092270150176768

Il percorso del PNRR parte con il piede sbagliato: poca partecipazione, poca trasparenza e con il rischio che, nella fase di implementazione, non possa essere monitorato da tutti i cittadini e le cittadine. Così come Campagna #datiBeneComune decidiamo di lavorare anche sulla trasparenza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza.

Proprio perché consideriamo una conditio sine qua non la trasparenza dei dati del PNRR per procedere al monitoraggio (cosi come concordato anche nella riunione di venerdì scorso dell’Osservatorio PNRR), il 13 maggio abbiamo organizzato una call della Cabina di Regia di datiBeneComune aperta a diversi parlamentari che in questi mesi si sono occupati dei dati della pandemia e del piano vaccinale per coinvolgerli anche sulla trasparenza del PNRR. La riunione è stata molto informale e operativa e i rappresentanti di ActionAid Italia, OnData e Transparency International Italia si sono confrontati con i deputati Alessandro Fusacchia, Paolo Giuliodori e Roberto Rossini che hanno confermato il loro impegno a supporto delle istanze di #datiBeneComune anche per i dati e le politiche legate al PNRR.

Maggiore condivisione, accessibilità e trasparenza vuol dire cittadini più informati, vuol dire comportamenti più consapevoli e responsabili, vuol dire avere un Paese migliore” (On. Roberto Rossini alla Camera dei Deputati, 27 maggio 2021)

Inoltre, sempre alla Camera è stata presentata una mozione che impegna il Governo:

  • a fare in modo che la piattaforma digitale prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e richiamata in premessa sia realizzata garantendo la messa a disposizione di tutte le informazioni e dei dati utili a effettuare un monitoraggio costante dei singoli progetti e presenti, pertanto, dati in formato aperto, machine-readable e aggiornati tempestivamente e regolarmente;
  • a rendere disponibili sulla piattaforma non soltanto dati di sintesi e indicatori di performance, ma anche i dati grezzi e la documentazione dei processi utilizzati per ottenerli;
  • a prevedere dei momenti di consultazione pubblica durante la progettazione e lo sviluppo della suddetta piattaforma per ricevere proposte e modifiche utili al miglioramento della stessa, e a rendere pubblici i documenti di progettazione della piattaforma;
  • ad applicare questi stessi criteri e standard a tutte le piattaforme la cui predisposizione è prevista sulla base di quanto stabilito con il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La mozione è stata presentata da Alessandro Fusacchia (primo firmatario) e da Roberto Rossini , Rossella Muroni , Andrea Cecconi , Lorenzo Fioramonti , Antonio Lombardo  Luca Carabetta , Vincenza Bruno Bossio , Massimo Ungaro  e  Luca Frusone.

Sulla trasparenza e i dati del PNRR abbiamo scritto al Ministro Colao per chiedergli un incontro, ma al momento non abbiamo ricevuto risposte postive e, il 19 maggio, abbiamo scritto ancheal Ministro Brunetta… speriamo di ottenere un’interlocuzione la più presto.


Aprile 2021

Ad aprile abbiamo rafforzato i nostri messaggi e la coesione dei membri della Campagna attraverso una vera e propria maratona dove tutti i promotori hanno avuto spazio per dire la loro sui dati e la gestione. dell’emergenza. 

L’evento “50.000 buone ragioni per liberarli tutti” dell’8 aprile ha avuto grande successo, dimostrato dal fatto che ad oggi oltre 1.600 persone hanno guardato lo streaming dell’evento pubblicato sul canale youtube di ActionAid Italia. (…per questo e per molto altro un sentito grazie ai colleghi e alle colleghe di comunicazione!). Su Twitter l’hashtag #DatiBeneComune ha raggiunto la 27esima posizione quel pomeriggio.

Nella stessa settimana la Commissione Finanze del Senato – dove è stato incardinato il Decreto Legge “Sostegni” – ci ha chiesto un contributo scritto sul   “sulle questioni di maggior rilievo oggetto di modifica o integrazione del testo del decreto-legge.”

Non ce lo siamo fatti dire due volte e il giorno seguente abbiamo mandato la nostra memoria ora acquista tra i documenti della Commissione (sul sito del Senato QUI).

Marzo 2021

L’Istituto Superiore di Sanità ci ha risposto e ha cambiato licenza ad EpiCentro. Ma la questione rimane ancora aperta

EpiCentro – lo spazio web di “stato” più importante a tema COVID-19 – non consentiva usi derivati di quanto pubblicato. Peertanto a dicembre abbiamo inviato una PEC all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per chiedere di cambiare licenza. In questo post vi raccontiamo tutta la storia fino alla risposta dell’ISS di fine marzo.

La Deputata Rosa Alba Testamento cita DatiBeneComune alla Camera

Anche la On. Testamento ha citato la Campagna nel suo intervento alla Camera durante la discussione sulla conversione del Conversione in legge del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2.

Febbraio 2021

Audizione al Senato e proposte di emendamento al Disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 2, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza da Covid-19

La Senatrice Maria Laura Mantovani (Gruppo M5S e membro della Commissione affari Costituzionali) ha avviato, fin da subito,  contatti con il gruppo di Advocacy di questa Campagna.
Ci ha invitato – nell’ambito delle audizioni informali che la Comm. Affari Costituzionali del Senato ha realizzato sulla Conversione in legge del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e di svolgimento delle elezioni per l’anno 2021 – a portare le nostre istanze. Era il 2 febbraio.
In rappresentanza della Campagna sono stati ascoltati Elisa Visconti per ActionAid, Paola Belolli per Transparency International Italia e Andrea Borruso per l’associazione onData.

In seguito abbiamo consegnato come memoria per i Senatori/trici un documento che riassumeva le nostre istanze e le nostre proposte emendative sul Decreto (disponibile sul sito del Senato QUI).
Da questo documento i Senatori e le Senatrici hanno preso spunto per scrivere le proposte emendative (QUI). 

Con 122 voti favorevoli, 27 contrari e 88 astensioni è stato approvato il Disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 2, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza da Covid-19 e di svolgimento delle elezioni per il 2021 (A.S. 2066). Il provvedimento, quindi, è passato all’esame della Camera. 

Le nostre proposte sono state accolte e trasformate Ordine del Giorno firmato da alcune/i Senatori/Senatrici (il testo QUI) tramite cui si chiede al Governo di impegnarsi a:            

  • garantire il pieno coinvolgimento del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione nella fase di attuazione ed implementazione della piattaforma di cui all’articolo 3 del presente provvedimento;
  • garantire, sin dalla prima fase progettuale, il pieno coinvolgimento del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione nella creazione delle future piattaforme nazionali digitali, in particolar modo nel settore dell’istruzione ed in ambito sanitario;
  • garantire che i dati, riguardanti l’emergenza epidemiologica causata dal diffondersi del COVID-19 vengano resi totalmente pubblici, previa anonimizzazione, in formato aperto, disaggregati, continuamente aggiornati, ben documentati, machine readable e facilmente accessibili non solo ai soggetti istituzionali, ma anche alle organizzazioni della società civile, ai ricercatori, ai media e ai cittadini.

Interlocuzione con l’Onorevole Quartapelle

Nel frattempo, dalla Camera dei Deputati siamo stati contattati dalla On. Lia Quartapelle (Gruppo PD e membro della Commissione Affari Costituzionali) che aveva fatto un’interpellanza al Governo sull’apertura dei dati Covid sulla base delle nostre istanze.

Il 5 febbraio l’Onorevole Quartapelle segnala che la Sottosegretaria Sandra Zampa ha risposto all’interpellanza per conto del Governo/Ministero della Salute e ci ha chiesto un commento sulla stessa (il resoconto completo della seduta è QUI).

Abbiamo incontrato virtualmente lo scorso 23 febbraio l’On. Quartapelle, per confrontarci su questo e parlare dei possibili passi futuri. 

Lettera aperta al Governo Draghi

Il 17 febbraio abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Draghi per ribadire le istanze già presentate al Governo Conte II (lettera QUI).

L’On. Fusacchia porta le richieste della Campagna al Ministro Speranza

Il 24 febbraio l’on. Fusacchia parla della Campagna in risposta alle comunicazioni del Ministro della Salute Roberto Speranza sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19:

Il presidente Draghi, nella sua replica qui alla Camera in occasione del voto di fiducia, ha richiamato l’importanza della trasparenza della pubblica amministrazione parlando esplicitamente di “accesso alle informazioni, siano essi dati quantitativi o qualitativi” e di “trasparenza come base della responsabilità”. Non è la prima volta che mi rivolgo a lei in quest’Aula sul tema dei dati disaggregati e aperti. Su impulso della campagna datiBeneComune, con il collega Roberto Rossini e altri cinquanta deputati e deputate in maniera trasversale a quasi tutte le forze politiche chiediamo da mesi un diverso sistema di raccolta e gestione dei dati sanitari legati al Covid-19. C’è su questo un ordine del giorno alla legge di Bilancio che è stato accolto.
Non ci sfuggono le complessità, le ritrosie di parte degli apparati pubblici, le difformità tra Regioni, ma questa dei dati, Ministro Speranza, deve diventare anche la sua battaglia.
[…] Perché una diversa gestione dei dati può fare la differenza nel contrasto alla pandemia, nel prendere decisioni più accurate e mirate, e quindi a rendere un po’ meno difficile questa lunga “traversata” per cittadini e imprese.
Il dato è potere, signor Ministro, e noi lo vogliamo democratizzare.

Dicembre 2020

Gruppo di lavoro informale con alcuni parlamentari

Si è strutturato un gruppo di lavoro informale con alcuni parlamentari esponenti di diversi gruppi politici (tra cui Roberto Rossini, Paolo Giuliodori, Alessandro Fusacchia, Maria Laura Mantovani e Luca Carabetta).

A pochi giorni dalla chiusura della Legge di Bilancio 2021, l’Onorevole Roberto Rossini (M5S) ha presentato e illustrato un Ordine del Giorno (n. 9/2790-bis-AR/248) sulla trasparenza dei dati sanitari. Come ha spiegato lo stesso Rossini in Aula “L‘ordine del giorno che ho presentato ha raccolto ben 50 firme, […] provenienti da colleghi di diverse forze politiche, maggioranza e opposizione, fra cui tre presidenti di Commissione, lavoro, finanze e cultura, segno inequivocabile della grande condivisione sul tema, diffusa e trasversale sia dentro che fuori dal Parlamento.” per poi arrivare al dunque della questione alla fine della sua esposizione: “Ciò che chiediamo non è altro che maggiore trasparenza, un concetto che non riguarda ovviamente soltanto l’ambito sanitario o il COVID […] ma riguarda tutti gli aspetti della nostra società. Il libero accesso ad informazioni dettagliate e comprensibili è un diritto fondamentale dei cittadini. […] è importante iniziare un percorso, un percorso che metta al centro l’importanza del dato, la cultura del dato.” (Il resoconto completo della seduta del 27 dicembre è QUI).