Sabato 2 ottobre la campagna #DatiBeneComune è stata ospite dei DIG Awards, importante festival internazionale di giornalismo investigativo, che ogni anno ha il merito di dare voce a un giornalismo di qualità troppo spesso sottotraccia. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare una cinquantina di giornalisti e giornaliste, raccontando loro come utilizzare al meglio i dati per costruire delle inchieste.
Insieme a Emanuela Griglié e Guido Romeo, autor* di “Per soli uomini” abbiamo esplorato in particolare il problema delle disuguaglianze di genere. Ottenendo risultati preliminari di un work in progress svolto dalle associazioni info.nodes e onData che parte dall’analisi del dataset pubblico e aperto degli amministratori locali.
Cosa hanno rivelato i dati
Usare il maschile in questo caso non è un errore. Gli eletti uomini negli enti locali sono infatti il doppio delle donne (83.425 contro 41.800). Su 7.690 comuni censiti, in 7.112 gli amministratori uomini sono più del 50% (in 2.293 comuni persino più del 75%). La ricerca, supportata dalle mappe elaborate con IXmaps che permettono di osservare il percorso dei dati su internet e i rischi per la privacy, ha suscitato un interessante dibattito tra i partecipanti portando nuovamente il problema delle disuguaglianze di genere in primo piano.
Il supporto dei dati e della ricerca è fondamentale per rendere le persone più consapevoli di questo problema. Al contempo si spera in un reale cambiamento nel prossimo futuro.