Questa settimana è iniziata con dei tristi fatti di cronaca che hanno visto l’arresto di tre funzionari della Regione Siciliana e l’apertura dell’indagine a carico dell’Assessore alla Salute Ruggero Razza, poi dimessosi, per la falsificazione dei dati sui contagi Covid-19. Alla luce di quanto successo, la comunità di Open Data Sicilia ha deciso di scrivere un appello affinché i dati relativi all’emergenza pandemica siano resi disponibili subito e a tutti.
La campagna #datiBeneComune si unisce alle loro richieste e, siccome non avremmo saputo dirlo con parole migliori, riportiamo di seguito il testo integrale della loro lettera.
“La comunità Open Data Sicilia intende esprimere il proprio punto di vista sui provvedimenti giudiziari che in queste ore stanno interessando la Regione Siciliana sulla gestione dei dati dell’emergenza sanitaria COVID-19.
Nata nel 2013 come comunità della società civile con lo scopo di favorire e supportare la diffusione della trasparenza come prassi, specie nella pubblica amministrazione, e degli open data (dati aperti) come principale strumento per attuarla, sin dall’inizio della pandemia nel 2020 si è prodigata per chiedere la diffusione dei dati epidemiologici in formato aperto e machine readable, sia a livello nazionale che regionale.
Consapevole dei vantaggi scientifici e sociali che l’apertura di questi dati – in modalità più ricca e meno aggregata territorialmente degli attuali – comporterebbe, ha tentato di interloquire in vari modi e in diverse occasioni con le autorità sanitarie regionali. Ha indirizzato loro lettere aperte e segnalato situazioni di errore nei dati pubblicati, mettendo, al contempo, a disposizione gratuitamente delle stesse autorità il tempo e le competenze dei suoi membri.
Sono anche queste le premesse che l’hanno portata ad aderire convintamente alla campagna nazionale #datiBeneComune che persegue a livello nazionale le medesime finalità.
I dati da soli non sono abbastanza: i flussi operativi per la loro produzione e pubblicazione sono altrettanto importanti.
Open Data Sicilia chiede pertanto che venga reso noto l’intero processo di pubblicazione dei dati sanitari COVID-19, ovvero l’insieme dei meccanismi e protocolli utilizzati all’interno del proprio modello organizzativo per tutti gli aspetti legati alla raccolta, produzione, trattamento, aggiornamento e rilascio dei dati online.
La trasparenza del ciclo di vita del dato è il presupposto essenziale di una democrazia moderna, la condizione che consente a cittadine e cittadini di misurare e valutare l’attività amministrativa, di giudicare i processi decisionali adottati.
La documentazione del processo di generazione, gestione e pubblicazione del dato sanitario dell’emergenza sanitaria COVID-19 è un passo propedeutico per la trasparenza dell’azione amministrativa della Regione Siciliana, in assenza del quale, ogni numero reso pubblico non può essere attendibile.
Open Data Sicilia è convinta che uno degli antidoti al verificarsi di gravi episodi che mettono in dubbio la qualità e la veridicità dei dati, sia l’interlocuzione continua tra le parti attive, il dialogo tra Pubblica Amministrazione e Società Civile tutta.
Questa constatazione si fa ancora più significativa quando i dati sono quelli di una pandemia, da cui dipendono la vita e la salute delle persone, l’economia e il benessere dei territori.
Open Data Sicilia, con l’intento di superare quello che finora ha rappresentato un fallimento del dialogo tra questa Pubblica Amministrazione e la Società Civile, torna a chiedere con forza alla classe politica e agli uffici regionali, anche nel rispetto della normativa vigente, che sia abbandonata la prassi dell’esclusione e sia convintamente ed efficacemente adottata quella del confronto, del coinvolgimento, della partecipazione, principi di base dell’Open Government, anche in Sicilia.
Se questa PA pubblicasse la documentazione sull’intero ciclo del dato, insieme a dati sanitari più ricchi e meno aggregati territorialmente, riuscirebbe in un solo colpo a:
- mettere dei paletti importanti al ripetersi di episodi – se verificati – come quelli di questi giorni
- rispettare il diritto della cittadinanza a essere informata
- rendere maturo e moderno il rapporto tra le parti
E se lo facesse, sarebbe la prima regione in Italia, sarebbe un bene per tutte e tutti.“
31 Marzo 2021, Open Data Sicilia