Home » Notizie » L’Istituto Superiore di Sanità ci ha risposto e ha cambiato licenza ad EpiCentro. Ma la questione rimane ancora aperta (Video)

L’Istituto Superiore di Sanità ci ha risposto e ha cambiato licenza ad EpiCentro. Ma la questione rimane ancora aperta (Video)

Se i dati e le informazioni pubblicate da una Pubblica Amministrazione non sono riutilizzabili, non sono un Bene Comune.

EpiCentro – lo spazio web di “stato” più importante a tema COVID-19 – non consentiva usi derivati di quanto pubblicato e per questi noi di #datiBeneComune (qui la versione della pagina di qualche giorno fa):

  • il 18 dicembre 2020 abbiamo inviato una PEC all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per chiedere di cambiare licenza. Senza ricevere alcuna risposta;
  • Il 28 febbraio 2021 abbiamo scritto al Difensore Civico per il Digitale per segnalargli l’utilizzo da parte di ISS di una licenza non conforme al “Codice dell’amministrazione digitale”;
  • il 18 marzo 2021, non avendo ricevuto da ISS una risposta alla PEC, ne abbiamo inviato una seconda, sottolineando che una risposta fosse dovuta (grazie a Giuseppe Ragusa di onData per la sua ideazione):

Considerando che la presente riveste validità di reclamo ci attendiamo una vostra risposta accurata, completa e senza ritardo, come previsto dall’art. 12 comma 1 del DPR 62/2013 (“Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.”)

  • il 29 marzo 2021 – oggi – abbiamo ricevuto questa risposta da ISS (grazie):

Effettivamente abbiamo verificato che l’indicazione delle licenze relative ai contenuti di EpiCentro era rimasta quella adottata qualche tempo fa a ispirazione di quanto facevano all’epoca le principali istituzioni di sanità pubblica.
Abbiamo già da qualche giorno provveduto ad aggiornare il contenuto, secondo quanto pubblicato sul portale ISS, di cui anche EpiCentro fa parte.

Adesso nella pagina dedicata di EpiCentro si legge: “La riproduzione di parte del sito è autorizzata a condizione che venga citata la fonte. Nei casi espressamente indicati, la riproduzione e/o l’impiego di informazioni testuali e multimediali devono essere preventivamente autorizzati dall’Istituto”.

Siamo sinceramente lieti di avere avuto un riscontro, ma ci è sembrato necessario porre queste altre questioni:

  • è soltanto concessa la riproduzione, quindi si può fare soltanto copia e incolla di testi, tabelle, immagini, ecc.. ma non si possono usare dati e informazioni per generare nuove elaborazioni derivate da questi?
  • si rimuove la licenza Creative Commons non adeguata – la CC BY-NC-ND 2.5 – ma non viene sostituita con una adatta come la CC BY BY 4.0, che consente anche la creazione e pubblicazione di opere derivate a qualsiasi scopo. È un peccato perché è una licenza standard e internazionale, quindi molto più facilmente comprensibile. Perché non usarla’

Non appena emergeranno altri avanzamenti ne daremo conto.


L’opinione di Simone Aliprandi

Dopo la pubblicazione di questo post ci ha contattato Simone Aliprandi, avvocato esperto di licenze, e abbiamo realizzato questa intervista: